"Frank Zappa: 10 anni dalla morte di un genio maledetto"

Il 4 dicembre 2003 si celebreranno i primi dieci anni dalla morte di Frank Zappa, personalmente, se non il più grande musicista del '900, uno dei più importanti sotto ogni punto di vista.

Frank Vincent Zappa nasce a Baltimora il 21 dicembre del 1940 da padre di origini siciliane e da madre statunitense. Il primo strumento che lo avvicina alla musica è una batteria, seguirà un corso estivo nel 1952. L'anno dopo scopre il fascino del rhythm & blues, passione condivisa con un gruppo di coetanei messicani (la famiglia Zappa, intanto si era trasferita vicino a Los Angeles). Un giorno la sua mente verrà totalmente investita da una composizione di Edgar Varèse, "Ionisation", un brano scritto esclusivamente per percussioni. Senza abbandonare l'amore per il rhythm & blues, Zappa scopre altri grandi compositori classici del primo '900, Igor Stravinsky, Anton Webern e Bela Bartok sono quelli che più lo colpiscono artisticamente. Curioso episodio al compimento dei suoi 15 anni, chiede in regalo la possibilità di fare una costosa telefonata interurbana a Edgar Varèse, ma non lo trova, lo troverà qualche settimana più tardi, Frank Zappa verrà informato sui nuovi progetti del grande compositore. Un paio di anni dopo abbandona la batteria, strumento che comunque rimarrà importantissimo all'interno della vita musicale di Zappa, e passerà alla chitarra, innamorandosi dei grandi chitarristi blues. Formerà un gruppo "bastardo" (bianchi, neri e messicani) che suonerà cover di R&B, Frank Zappa sarà il chitarrista.

Attorno ai vent'anni Zappa abbandona la famigli per stabilirsi a Los Angeles, inoltre in lui nascerà un altro amore, il cinema. Compone colonne sonore per B-movie (film di "2a classe", fatti con pochi mezzi e stravagante originalità).
1966, viene pubblicato il primo album di Frank Zappa, "Freak out!", è anche il primo LP doppio che viene realizzato nella storia del vinile, in Europa arriverà come singolo con tre brani mancanti (solo più tardi verrà pubblicato nella sua integralità). L'album è un forte pugno nello stomaco per il pubblico del pop-rock, le prime due facciate sono composte da canzoni che fanno riferimento a vari tipi di musica in voga in quel periodo. La terza e quarta facciata sono invece più ricercate e avanzate come idee musicali. Pazzeschi i testi del già geniale Zappa. Ennesima curiosità all'interno della vita artistica di Zappa, il chitarrista/compositore aveva battezzato il suo gruppo come The Mothers, in onore della festa della mamma, ma alla produzione questo nome accoppiato con il titolo del loro primo album suonava indecente ("Motherfucker"), quindi il nome del gruppo fu modificato in The Mothers of Invention.

Il gruppo si butta a capofitto in concerti, spettacoli e incisioni discografiche. Lenny Bruce, famoso cabarettista controcorrente, li vuole come spalla. Il complesso allarga il proprio organico, (nell' arco della carriera musicale di Zappa, sono troppi i musicisti da ricordare che con lui hanno avuto la fortuna di suonare), e l'anno successivo partorisce "Absolutely free", altro disco assurdo rispetto alla contemporanea scena musicale del pop-rock. "Brown shoes don 't make it" è la composizione che più di tutte colpisce nel segno per presentare al pubblico il reale valore e significato della musica delle The Mothers of Invention, ancora oggi il brano è motivo di utilizzo come cover o di materia per studio. La passione per la musica classica contemporanea porta Zappa a realizzare un album con un'orchestra che accompagni il suo complesso per realizzare "Lumpy gravy", è il primo LP come leader solitario. La carriera musicale di Frank Zappa continua in maniera forsennata, l'artista non si ferma mai, continua a realizzare nuove idee sempre più interessanti. Nel 1969 vengono pubblicati i due lavori più importanti del primo periodo di carriera artistica del genio Zappa, "Uncle meat" (album doppio) e "Hot rats". Nel primo dei due album citati viene presentata per la prima volta la lunga suite "King Kong", brano che entrerà con merito nella leggenda della musica internazionale senza confini. "Hot rats ", è l'album che ha fatto realmente impazzire la critica musicale, Zappa lascia temporaneamente la scena surrealista e dadaista, per cimentarsi con cinque composizioni musicali di notevole spessore più una canzone bellissima dal testo tipicamente zappiano.

Una moltitudine di concerti, spettacoli, l'incontro con il pubblico europeo e il mai abbandonato amore per la possibilità di "suonare un'orchestra", ci portano negli anni settanta, il periodo più rock dell'artista. Nel 1972 viene presentato "The grand wazoo ", un album realizzato con un largo organico, dove Frank Zappa incontra la scena dell'allora molto in voga jazz-rock, le composizioni sono di un livello inarrivabile per bellezza e originalità. Pure la critica jazz se ne innamora, a differenza del compositore, che non vuol sentir parlare di jazz per la sua musica, come non vuole nessun'altra etichetta. Il suo sogno sarà sempre poter suonare del buon rhythm & blues, con influenze dodecafoniche, miscelato al doo-woop californiano più la seriosità della cultura jazz e la dissacralità di certa scena rockettara. Obbligatorio sarà l'affrontare il tutto con superimpegno e venature di totale surrealismo. Con l'album "Apostrophe" il chitarrista raggiunge la top-ten della classifica di vendite americane, è il 1974, e Frank Zappa pubblica anche un altro doppio album "Roxy & elsewhere ", eccezionale musica dal vivo. Questo secondo periodo, della feconda carriera del musicista losangelino, genera un disco più bello dell'altro, "One size fits all", "Bongofury", "Zoot altures", "Zappa in New York", "Sheik Yerbouti", "Joe 's garage act l'' e "Joe 's garage acts II & II!'' sono diventate delle assolute pietre miliari all'interno della scena pop-rock internazionale. Da ricordare inoltre in questo periodo la forte guerra sui diritti discografici fra Zappa e la Warner per la pubblicazione di tre album senza il benestare del musicista. Frank Zappa fonderà una propria etichetta e con il tempo riuscirà ad acquistare i diritti di pubblicazione di tutti i suoi lavori precedenti.

Il terzo periodo della vita artistica di Zappa è il più discontinuo, e anche quello che dona al mondo la miglior band che il compositore abbia mai avuto, un gruppo da 10 e lode. Album inferiori al livello della precedente produzione accompagnano Zappa all'incontro con la London Symphony Orchestra (due volumi, 1983 e 1987), all'accettare che il grande direttore d'orchestra Pierre Boulez con il suo Ensemble Intercontemporain esegua sue composizioni per un album pubblicato con l'aggiunta di brani eseguiti da Zappa con il synclavier (strumento che permette di utilizzare tutti i suoni e rumori musicali), visto che l'artista è arrivato al punto di stabilire che solo una macchina perfettamente assemblata e organizzata può realmente creare le sue idee senza errori (nota l'assoluta maniacalità della perfezione nella sua musica). Il musicista lotta assiduamente anche contro la stupida moralità del governo statunitense e contro associazioni che demonizzano la musica rock. Inoltre pubblica dischi contenenti lunghi assoli di chitarra (Frank Zappa è stato con Jimi Hendrix e Robert Fripp, ancora in grande attività quest'ultimo, il miglior chitarrista della scena rock). Assiduamente lavora all'integrale pubblicazione in CD di tutta la sua opera musicale, cercando di mettere ordine nelle vecchie pubblicazioni. Nel 1988 parte per un lungo tour con una band di quindici elementi, il miglior gruppo che abbia mai avuto, arriva anche in Italia, indimenticabili i suoi concerti. L'artista prima del tour aveva lavorato per quasi quattro mesi con i musicisti, prima di ogni concerto il complesso provava per tre ore una scaletta diversa dall' altra, e il bello era che quella selezione di brani non era mai uguale a quella che il leader avrebbe consegnato ad ogni membro del suo gruppo prima del concerto. Stupendamente importante la pubblicazione di sei doppi CD, "You can 't do that on stage anymore vol. 1, 2, 3, 4, 5 e 6", che racchiudono all'interno la vita concertistica di Frank Zappa e i suoi collaboratori nel totale arco della loro carriera musicale. La malattia, un tumore maligno alla prostata, lo sta lentamente bruciando, ma egli non molla il colpo, e nel 1992 trova probabilmente l'orchestra classica che fa per lui, l'Ensemble Modern, e con loro va in Germania a presentare "The yellow shark", un lavoro che unisce vecchie composizioni con nuove attraverso una lettura di musica classica contemporanea. L'album omonimo, presentato l'anno dopo, è il canto del cigno di Frank Zappa, e sicuramente è il miglior saluto che il geniale maledetto artista statunitense potesse regalarci prima che il male lo vincesse definitivamente. Postume alla sua morte sono state completate altre pubblicazioni con la supervisione della famiglia. Adesso a dieci anni di distanza dalla sua morte, il mondo culturale e artistico della scena musicale e non, si accorge della grandissima importanza della sua totale opera. Tanti gruppi sono nati come distributori di cover zappiane, club dedicati alla sua memoria sono venuti alla luce ovunque e infine il suo lavoro non cesserà mai di essere attuale vista la totale originalità.

Frank Zappa è stato il "più grande musicista del '900", perché ha cercato di fondere all'interno della sua musica tutte le più coinvolgenti e importanti musiche che la scena artistica del XX° secolo abbia generato. Non ha mai accettato compromessi, per lui il rhythm & blues aveva la stessa importanza della musica di Stravinsky, fondere Bartok con la musica rock era assolutamente realizzabile e quando voleva fare il "serio" ecco che vedevano la luce opere come "Hot rats" e "The grand wazoo". Difficilissimo consigliare i migliori album, comunque questa adesso è la mia top-five: "Uncle meat", "Hot rats", "The grand wazoo", "Joe 's garage acts I, II &111" e "The yellow shark", buon ascolto.

Massimo Maddè

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Frank Zappa Tribute - Milano, Italy